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Itinerario
Percorso delle Fonti – Dove Nasce la Vita
1 giorno
Percorso Urbano
Tutto l'anno
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L’acqua è vita. E a Bolognola, le sue fonti sono luoghi simbolici di comunità, spiritualità e storia contadina. In ognuna delle tre “ville” del paese – Villa da Capo, Villa da Mezzo e Villa da Piedi – scorre una fonte storica. Questo percorso ti guida tra questi punti vitali, dove anticamente ci si dissetava, si lavavano gli abiti, si abbeveravano gli animali e si raccontavano storie.
Tappe del Percorso delle Fonti:
- Fonte da Piedi (Villa da Piedi) – Antico lavatoio e abbeveratoio protetto da tettoia in pietra
- Fonte Catenaccio (Villa da Mezzo) – Fontanile tradizionale usato dai pastori durante la transumanza.
- Fonte del Piano (Villa da Mezzo) – Conosciuta come la “Fonte degli Innamorati”, tra leggenda e romanticismo.
- Fonte Di Villa da Capo (Villa da Capo) – Una voce gentile fra le pietre: solo chi ascolto davvero ne coglie la storia.
- Fonte di Pianestora (Villa da Capo) – Una danza d’acqua tra le rocce, libera come la montagna che la nutre.
- Fonte di Pian di Sopra (Pintura) – Dove l’acqua disseta… e lo sguardo vola fino al mare.
- Fonte di Valle Coda(Pintura) – La fonte abbracciata dalle montagne del Fargno.
1
Fonte da Piedi
Ci troviamo a Villa Bentivoglio, comunemente chiamata Villa da Piedi, uno dei nuclei abitativi medievali di Bolognola.
Qui sorge la Fonte di Villa da Piedi, la più piccola tra le tre presenti nel paese, ma anche una delle meglio conservate. Restaurata di recente, è composta da tre vasche distinte:
un abbeveratoio per gli animali,
un’area per il lavaggio,
e una terza vasca per la raccolta e distribuzione dell’acqua destinata agli abitanti.
Proprio di fronte alla fonte si trova una delle numerose edicole votive che impreziosiscono i vicoli del borgo: una piccola madonnina, incorniciata da due colonne, protegge la fonte e accoglie chi entra nel cuore di Villa da Piedi.
2
Fonte Catenaccio
La lunga scala in pietra che conduce a Palazzo Maurizi ne caratterizza fortemente l’aspetto architettonico.
Sormontata da una grande tettoia sorretta da muri e colonne in pietra, la struttura fu pensata per offrire riparo e funzionalità, specialmente durante i rigidi mesi invernali, spesso segnati da piogge, neve e forti venti che a Bolognola possono raggiungere i 150 km/h.
All’interno si trovano due grandi vasche per l’abbeveraggio degli animali. Grazie alla copertura ampia e alla posizione incassata, l’intero ambiente diventava un vero e proprio rifugio naturale, al riparo dalle intemperie, ideale per le attività quotidiane della vita contadina.
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Fonte del Piano
Questa antica fonte, imponente e ricca di storia, si erge con eleganza su due campate dove quattro archi a tutto sesto incorniciano l’accesso alle vasche del fontanile. I resti della pavimentazione in pietra che la circondano, uniti alle sue notevoli dimensioni, testimoniano l’importanza che questo luogo ha avuto per la vita quotidiana della comunità.
Situata nella frazione di Villa di Mezzo, la fonte rappresentava un punto nevralgico di ritrovo, approvvigionamento e socialità: acqua potabile per le famiglie, ristoro per il bestiame, e uno spazio dove le persone si incontravano, condividevano e si prendevano cura della vita di tutti i giorni.
Un’opera semplice, ma ricca di significato: memoria viva di un tempo in cui l’acqua univa, nutriva e raccontava storie.
In questo luogo, vivi l’esperienza del gusto.
Assapora la freschezza dell’acqua che sgorga limpida e leggera dalla Fonte del Piano, un fontanile ricco di storia e... di romanticismo.
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Fonte di Villa da Capo
Appena accennata, quasi timida, questa fonte rischia di sfuggire agli sguardi frettolosi. Eppure rappresenta un tassello fondamentale dell’identità di Bolognola. Situata lungo una delle direttrici principali delle antiche transumanze, Villa da Capo è l’ultima delle tre fonti storiche che danno forma al borgo.
Le sue acque, che scorrono silenziose accanto a un edificio posto sopra la strada, sembrano sussurrare storie a chi ha l’orecchio e il cuore abbastanza attenti per ascoltarle.
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Fonte di Pianestora
Immersa nella quiete dell’omonima località, questa fonte affiora dove un tempo si coltivava la terra. Le sue acque, di recente analizzate per le curiose caratteristiche chimiche, scorrono libere e selvagge, non monitorate ma profondamente legate alla montagna.
Un piccolo spettacolo naturale si compie qui ogni giorno: l’acqua emerge dalla terra, compie due delicati salti tra le rocce e si tuffa infine nel letto del vicino torrente, come in una danza perpetua col paesaggio.
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Fonte di Pian di Sopra
Realizzata negli anni ’70 grazie al passaggio di un acquedotto che nasce a oltre 6 chilometri, nella Valle del Fargno, questa fonte unisce utilità e poesia.
Situata in un punto panoramico straordinario, regala nelle giornate limpide una vista che spazia dalle cime fino al mare Adriatico. L’acqua, potabile e controllata, è qui una sosta preziosa per animali, escursionisti e sognatori.
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Fonte di Valle Coda
L’ultima tappa del nostro percorso è una vera perla nascosta. Fonte amata dagli animali selvatici e dal bestiame, è anche rifugio per chi cammina tra i sentieri al tramonto. Da qui, lo sguardo abbraccia la Valle del Fiastrone, tingendosi d’oro nelle sere d’estate.
L’acqua, sottoposta a regolare monitoraggio, scorre limpida tra cielo e bosco, come a voler dare l’arrivederci a chi parte… o il benvenuto a chi ritorna.